MOF Decreto precari
ACCREDITATI ALLE SCUOLE
I FONDI MOF 2018/19 E LE ECONOMIE 2017/18
In data 06 u.s. le istituzioni scolastiche sono state accreditate delle risorse economiche relative al MOF 2018/19 che, come consuetudine erano state cancellate al 31/12/2018. A far data dal 07/08/2019 verranno accreditate anche le economie del MOF2017/18.
Si è svolto in data odierna l’atteso incontro al Miur, presso la Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie, per l’informativa sull’Ipotesi di CCNI FMOF (Fondo Unico per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) a.s. 2019/2020.
La somma complessiva delle risorse da ripartire tra i vari istituti contrattuali è di 800.860.000,00 euro.
La bozza di Ipotesi di CCNI presentata dall’Amministrazione alle OO.SS. non si discosta molto dal contratto precedente eccezion fatta per le seguenti modifiche:
i criteri per l’assegnazione delle risorse per i progetti delle aree a rischio ai CPIA;
l’esclusione dal testo delle risorse destinate ai compensi accessori per il personale scolastico utilizzato e comandato ex art. 86 CCNL 2007 (andrà sottoscritto un contratto separato);
i parametri di organico per gli ex co.co.co.
La sottoscrizione della nuova Ipotesi per l’a.s. 2019/2020 è stata rimandata al 12 settembre in attesa della certificazione delle risorse da parte dall’UCB (Ufficio Centrale di Bilancio). L’Amministrazione ha, poi, fornito i seguenti dati sulle risorse ed i contratti pregressi:
tutti i soldi FMOF spettanti alle scuole e ritirati a dicembre sono stati resi disponibili;
le economie 2017/2018 sono in corso di registrazione;
le somme del FIS 2018/2019 sono state accreditate il 6 agosto 2019;
l’Ipotesi di CCNI sulle economie 2015/2016 è stata registrata e le somme spettanti del 2015/2016 e del 2016/2017 saranno distribuite alle scuole a settembre 2019.
La delegazione dello SNALS-Confsal ha chiesto di poter sottoscrivere al più presto il CCNI al fine di mettere le scuole nelle condizioni di poter avviare a settembre le contrattazioni e di incrementare il FMOF col prossimo contratto nazionale.
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Decreto precari, un primo passo avanti importante
Ora la politica si assuma la sua responsabilità
L’approvazione del decreto che dà attuazione all’intesa su reclutamento e precariato è un fatto importante, nonostante le riserve che ancora permangono in una parte della maggioranza e che spiegano la formula (“salvo intese”) con cui il Consiglio dei Ministri ha licenziato il provvedimento. Un concreto passo avanti è stato fatto, ora è necessario che il decreto venga pubblicato e approvato in tempi brevi, senza cambiamenti sostanziali, e includendo anche la previsione di un concorso riservato ai facenti funzioni DSGA, in coerenza con i contenuti dell’intesa. Difficile comprendere le ragioni per cui si insiste, da parte di esponenti di maggioranza, sull’introduzione di step selettivi più rigidi rispetto a quelli comunque già previsti per tutte le procedure, sia per quelle concorsuali che per i PAS, molto impegnativi e soggetti a valutazione. È una posizione che appare connotata in senso ideologico e che trascura un fatto sostanziale: i destinatari delle misure scaturite dal confronto sindacati MIUR sono persone che hanno già maturato nelle nostre scuole una consistente esperienza di lavoro, è grazie a loro se si sono potute svolgere le attività didattiche in decine di migliaia di classi, il che avrebbe reso possibile anche il riscontro di eventuali impreparazioni o incompetenze.
Non è accettabile che il sistema scolastico utilizzi in modo ricorrente quote abnormi di lavoro precario, in spregio alle norme europee, senza riconoscere in alcun modo l’esperienza maturata: una lacuna che l’intesa sindacati MIUR ha voluto colmare, coniugando i diritti dei precari e l’interesse al buon andamento del sistema scolastico, in particolare con la copertura stabile dei posti disponibili in are territoriali nelle quali le graduatorie a esaurimento e quelle di merito sono da tempo esaurite e non sarebbero possibili assunzioni a tempo indeterminato.
In tale contesto, vanno assicurate le priorità di scorrimento dei Concorsi 2016 e 2018, con l’obiettivo di coprire tutti i posti disponibili e vacanti nel rispetto delle aspettative dei candidati.
L’approvazione del decreto senza stravolgimenti rappresenta in questo momento una precisa priorità, fermo restando che una valutazione di merito complessiva sarà possibile solo leggendo il decreto in G.U. il 28 agosto, così come sarà anche necessario incrementare e attivare ogni ulteriore confronto con il MIUR e con le Commissioni Parlamentari a cui chiederemo di essere ascoltati. Il nostro impegno comunque prosegue perché sia data piena attuazione a tutto ciò che prevede l’intesa del 24 aprile a Palazzo Chigi e a quelle definite ai tavoli tematici di confronto cui è stata affidata la puntuale declinazione dei suoi contenuti, tra cui quelli riguardanti una diversa politica degli organici e delle assunzioni del personale ATA.
Più in generale, chiediamo al Governo di rispettare, nella prossima legge di stabilità, l’impegno di assicurare le risorse aggiuntive necessarie per un rinnovo contrattuale che riconosca in modo adeguato il valore di tutte le professionalità operanti nel comparto dell’istruzione e della ricerca.
Roma, 7 agosto 2019
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