NUOVO CCNL SCUOLA

NUOVO CCNL
PASSO AVANTI PER VALORIZZAZIONE PERSONALE

Il nuovo Ccnl rappresenta un ulteriore passo avanti, certamente non definitivo, nella
direzione della giusta ed equilibrata valorizzazione di tutte le componenti della comunità
scolastica, compreso il personale precario al quale vengono estesi importanti diritti finora
riservati solo al personale a tempo indeterminato come ad esempio la possibilità di usufruire dei
tre giorni di permesso per motivi personali e familiari retribuiti.

All’Aran è stata firmata l’ipotesi di accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)
per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Dopo giorni di
negoziati intensi, Aran e organizzazioni sindacali hanno raggiunto un accordo che riguarda
oltre un milione di dipendenti nel settore.
L’accordo sancisce aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, 96 per il personale Ata e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi. Anche per gli altri settori, sono stati implementati incrementi significativi.
Una novità di rilievo è l’introduzione e la regolamentazione del lavoro agile, esteso a tutti i
settori. Questa disposizione rispecchia la tendenza verso una maggiore flessibilità nel mondo
del lavoro.

“Finalmente, dopo oltre cinque anni di mancato rinnovo, causati dalle esigue risorse messe a
disposizione dai vari governi, abbiamo sottoscritto il Ccnl per circa un milione e mezzo di
lavoratori e lavoratrici della scuola, dell’università, della ricerca e degli istituti di alta
formazione”. Lo dichiarano in un comunicato Raffaele Margiotta, segretario generale della
Confsal ed Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals-Confsal, dopo la firma del Ccnl
Istruzione e ricerca 2019/21.
”Il nuovo Ccnl rappresenta un ulteriore passo avanti, certamente non definitivo, nella direzione
della giusta ed equilibrata valorizzazione di tutte le componenti della comunità scolastica,
compreso il personale precario al quale vengono estesi importanti diritti finora riservati solo al
personale a tempo indeterminato”, proseguono i segretari.
”Siamo giunti a questo primo traguardo grazie all’impegno e alla mobilitazione messe in atto in
questi anni dallo Snals-Confsal e dalla Confsal, che hanno sempre difeso le prerogative della
contrattazione contro le imprevidenti invasioni legislative nelle materie legate al rapporto di
lavoro”, aggiungono Margiotta e Serafini. ”Questo accordo è un passaggio necessario che
assume una forte valenza soprattutto nella prospettiva di aprire un nuovo tavolo contrattuale
per il triennio 2022/2024. A tal fine, ci attiveremo da subito per sollecitare il governo e il
Parlamento ad assumere i necessari impegni, soprattutto in termini di risorse economiche, per
l’attuazione di una nuova politica nei confronti dell’istruzione e della ricerca, che vanno
considerate risorse strategiche per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”.

 

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