Il decreto che non c’è DPCM 4 marzo assistenti educatori

 

IN ALLEGATO

 

IL DPCM 4 MARZO

 

Senatrice Alessandra Gallone

intervento per assistenti educatori

 

 

LA SCUOLA E IL DECRETO CHE NON C’E’

 

Seconda stella a destra. Questo è il cammino. E poi dritto, fino al mattino. Poi la strada la trovi da te. Porta al DECRETO che non c’è.

Sono le ore diciotto di domenica 1° marzo 2020: il Personale della scuola è in fibrillazione, i genitori si interrogano su cosa dovranno fare per i propri figli domani mattina, gli studenti non sanno come organizzarsi. Grazie, signor Presidente del Consiglio per non aver ancora emanato il decreto che riguarda le Misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni italiane.

Le principali testate on-line che si occupano di scuola aprono i loro pezzi con “Il varo del Decreto avverrà entro oggi, siamo in grado di anticiparvi il contenuto del decreto per quanto riguarda l’ambito scuola.”

Sulla base delle “anticipazioni”, alcuni Dirigenti scolastici si sono attivati, inviando al Personale docente ed ATA circolari sui tempi di presenza a scuola nel periodo dal 2 all’8 marzo. A parte il diritto alla disconnessione (art 22 CCNL Scuola), ci si dovrebbe ricordare della normativa (Decreti Delegati del 1974) che prevede che il Personale della scuola può esercitare la funzione docente, in assenza degli studenti, solo su attività programmate e deliberate dal Collegio Docenti. E poi convocare il Personale docente non va in contrasto con quanto ipotizzato dalle anticipazioni: “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Si passa da circolari che iniziano con il “se il decreto …” a quelle che ipotizzano che la non presenza a scuola nel giorno 2 marzo dovrà essere giustificata con certificato medico. Sulla base delle “anticipazioni”, alcuni Dirigenti scolastici si sono attivati invitando il Personale docente a gestire l’emergenza con comunicazioni agli allievi utilizzando il registro elettronico. C’è chi anche ha creato un Padlet “scuola a distanza”, una bacheca virtuale, dove gli insegnanti inseriscono le indicazioni di lavoro e caricano il materiale da utilizzare. Ai genitori è arrivata una e-mail con il link su cui cliccare per accedere al Padlet. Questa è la Scuola di oggi.

Il Decreto del 25 febbraio, già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, prevede “I dirigenti scolastici delle scuole in cui l’attività didattica è stata sospesa per l’emergenza sanitaria possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, ponendo particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”.

Altro che convocare i Docenti a Scuola!

E tutto questo per l’insipienza (non conoscenza) del Presidente del Consiglio e del Ministro del MI della complessità del “mondo Scuola”.

La scuola, ed il suo Personale, “conta” solo nel momento elettorale.

Un po’ più di rispetto per il “mondo Scuola”, signor Presidente del Consiglio.

Segretario provinciale Snals

Loris Renato Colombo

 

in allegato il DPCM

pubblicato alle ore 19,40 del 1° marzo 2020