mobilità dare attuazione all’intesa

 

Personale ATA

i trasferimenti verranno pubblicati in data 

 

5 luglio 2019 

 

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MIUR: LA MOBILITà

 

IN ALLEGATO TUTTE LE MODIFICHE 

 

Da quest’anno la mobilità territoriale e professionale per il personale docente è avvenuta in una unica soluzione per tutti i gradi di istruzione e introducendo la fase di gestione comunale. Le domande di mobilità per tutti gli ordini scuola sono state 129.802. La pubblicazione è avvenuta il 24 giugno u.s. Da analisi effettuate in seguito a pochissime segnalazioni degli USP è emerso che 352 movimenti erano da annullare pari al 2,7 per mille a livello nazionale con un impatto distribuito su 82 province. Da successivi approfondimenti sono 573 le ulteriori rettifiche.

 

L’analisi di dettaglio di queste posizioni ha evidenziato che:

      259 docenti sono stati soddisfatti sulla medesima preferenza espressa o su una maggiormente gradita;

      I restanti 314 docenti sono stati comunque soddisfatti su una delle 20 preferenze espresse e comunque il 50% entro le 3 preferenze successive.

Al 27 giugno ore 11 l’85% delle rettifiche già sono state effettuate dagli uffici provinciali.

Dall’analisi dei dati della mobilità dall’a.s. 2018/19 emerge che le rettifiche effettuate dagli uffici provinciali sono state 2.947 di cui 2.002 per annullamenti.

 

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Dare attuazione all’intesa sul

 

reclutamento nella scuola

 

Il nulla di fatto su reclutamento e abilitazioni, di ieri sera, nel Consiglio dei ministri, gioca negativamente sul destino professionale di decine di migliaia di persone e sul regolare avvio del nuovo anno scolastico. Doveva essere utilizzato il primo veicolo normativo utile: queste le intese nell’accordo sottoscritto al MIUR.

 

Ci risulta che il Ministro dell’Istruzione abbia reso noti per tempo sia i testi da assumere come emendamento in un provvedimento di legge in corso d’esame, sia le ragioni d’urgenza di cui tenere conto per garantire tempestività ed efficacia alle misure individuate. Evidentemente non vi è stato in Consiglio dei Ministri un sufficiente coordinamento, il che chiama in causa direttamente le responsabilità del Presidente del Consiglio.

 

A questo punto non possiamo non ricordare al Premier gli impegni assunti, a nome del Governo da lui presieduto, con la sottoscrizione dell’intesa del 24 aprile a Palazzo Chigi: in particolare quello di riconoscere e valorizzare l’esperienza di lavoro del personale precario, individuando modalità che agevolino l’immissione in ruolo di chi lavora nella scuola da più di 36 mesi.

 

L’intesa tra sindacati e MIUR nasce da questi presupposti portandoli a sviluppo coerente. Non è possibile che il positivo confronto al tavolo tematico sul reclutamento sia messo in discussione e vanificato da dialettiche interne alla maggioranza che spetta al Presidente del Consiglio gestire e risolvere.

 

Decine di migliaia di precari attendono giuste risposte alle proprie attese, ma è la scuola come sistema ad aver bisogno in tempi brevi di stabilità e certezze per quanto riguarda la gestione del personale, condizione indispensabile per poter funzionare al meglio.

 

Roma, 27 giugno 2019

 

 

FLC CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola RUA

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio