Docenti universitari Incontro al MIUR

Guardia di Finanza a caccia di professori universitari

con doppi stipendi

di Roberto Tomei

Sul Sole 24 Ore del 30 aprile scorso è stata data notizia di professori universitari con doppi e tripli stipendi, che avrebbero arrecato allo Stato un danno quantificato in 42 milioni di euro. La vicenda riguarderebbe l’intero paese, dato che a esservi coinvolte ci sarebbero le Facoltà di Ingegneria e Architettura di ben 17 regioni. Un sistema vasto e articolato, dunque, che mette insieme Nord e Sud e che per gli investigatori comprenderebbe anche altre Facoltà.

A essere finito nel mirino della Guardia di Finanza è stato un gran numero di professori che, nonostante avessero dichiarato di optare per il regime a tempo pieno – ossia quello incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività professionale e di consulenza esterna ovvero con l’assunzione di qualsivoglia incarico (salvo i casi previsti dalla legge) – si erano comportati come se avessero scelto il regime di lavoro a tempo definito (cd. Part time), che però comporta, com’è noto, minori entrate da contratto rispetto a quelli che optano per il tempo pieno.

Per ora, come si è detto, l’inchiesta ha riguardato soltanto i professori di Architettura e Ingegneria, ma essa dovrebbe ampliarsi fino a raggiungere un danno quasi doppio, essendo intenzione della Guardia di Finanza di andare a verificare quanto avviene anche nelle Facoltà di Giurisprudenza, Economia e Commercio e Medicina. Alle irregolarità contabili, per di più, si sarebbero aggiunti veri e propri reati, tanto da essere partite denunce per falso, relative a docenti che avrebbero dichiarato di trovarsi in ateneo mentre sarebbero stati tranquillamente a lavorare nei loro studi privati, nonché a qualche rettore che li avrebbe “coperti”, falsamente attestando la loro presenza in Facoltà.

Su quali siano i doveri di questi docenti (tra gli indagati ci sono anche dei ricercatori), il D.Lgs. n.165/2001 non potrebbe essere più chiaro, ma quel che sconcerta è che gli stessi sembrano aver scientemente omesso di “approfittare” della chance ad essi solo concessa, dapprima dal Dpr 382/1980 e, successivamente, ribadita dalla Riforma Gelmini (legge 240/2010), ovvero del regime di part time attivabile previa opzione volontaria.

Restiamo in attesa degli sviluppi dell’inchiesta, ma da quel che si è appreso la vicenda sembra già presentare caratteri assai poco edificanti, candidandosi così a essere una tra le peggiori della recente storia delle nostre Università.

INCONTRO AL MIUR

INFORMATIVA CONCORSO DOCENTI ABILITATI E TAVOLO TECNICO DIPLOMATI MAGISTRALI

 

Il giorno 3 maggio 2018 si è svolto l’incontro al Miur presso la Direzione generale per il personale scolastico riguardante l’informativa sul concorso per docenti abilitati e il Tavolo tecnico sul problema dei diplomati magistrali. L’Amministrazione era rappresentata dal Direttore generale dott.ssa Maria Maddalena Novelli e dal dott. Giuseppe Mignosi.

Per quanto riguarda il concorso docenti abilitati l’Amministrazione ha anticipato i contenuti di una prossima circolare destinata agli UU.SS.RR. Il Direttore Novelli ha comunicato che la prova sarà orale e verterà su una lezione simulata.Per quanto riguarda gli ambiti verticali chi parteciperà per tutte le classi di concorso dell’ambito sorteggerà la prova da un paniere contenente tutti gli argomenti delle classi di concorso interessate, mentre chi parteciperà unicamente per una classe di concorso sorteggerà l’argomento dal paniere contenente le prove di quella specifica classe di concorso.

Per gli ambiti orizzontali è pronto il programma per steno-dattilo e per matematica e fisica da formalizzare con apposita comunicazione successivamente.

Per i posti disponibili utili per lo scorrimento delle Graduatorie uniche regionali per gli aa.ss. 2018.19 e 2019.20 le assunzioni avverranno:

– per il 50%, dopo aver esaurito le graduatorie di merito dei vincitori del concorso del 2016 nonché del 10% degli idonei delle GM, degli elenchi aggiuntivi delle GM, tenuto conto anche degli accantonamenti dei posti per gli inserimenti con riserva, a meno che il provvedimento del giudice non preveda utilità espresse.

– Per il 50% dopo l’esaurimento delle GAE. Occorre tener presenti le eventuali compensazioni da GAE a GM, se la GAE è esaurita, e da GM a GAE, se la GM è esaurita.

L’Amministrazione ha chiarito poi che lo scorrimento delle graduatorie regionali avverrà prima delle supplenze annuali e prima delle assegnazioni provvisorie interprovinciali.

Inoltre ha precisato che:

– l’accettazione della nomina del docente non di ruolo comporterà il depennamento dello stesso, con decorrenza immediata, da tutte le graduatorie in cui è inserito: GM, GAE e Graduatorie d’Istituto sia per la stessa che per altra classe di concorso;

– la mancata accettazione della nomina comporta per quell’anno la sola cancellazione della relativa graduatoria regionale e non dalla graduatoria regionale per altre classi di concorso relativa alle altre graduatorie in cui il candidato è eventualmente iscritto;

– l’accettazione della nomina per altra classe di concorso comporta l’applicazione dell’art. 36 del CCNL mentre per la stessa classe di concorso in cui si è di ruolo comporta la decadenza dal ruolo di appartenenza;

– il personale immesso in ruolo da GAE o da GM 2016 in una provincia, a far data dal 1/9/2018, può accettare successivamente in altra provincia la nomina al 3°anno di FIT entro il termine fissato dall’Amministrazione per l’individuazione ai fini dell’incarico triennale.

Appena sarà pubblicata la Circolare in questione ne daremo immediata diffusione.

Per quanto riguarda i diplomati magistrali il MIUR ha ribadito:

– gli immessi in ruolo mediante sentenza passata in giudicato non avranno alcuna conseguenza;

– l’Amministrazione non potrà in alcun caso agire in autotutela nei confronti di coloro che hanno un giudizio pendente dando, quindi, esecuzione allo stesso mediante la risoluzione del contratto;

– i trasferimenti e i passaggi ottenuti in pendenza di giudicato saranno a loro volta travolti con la perdita degli effetti conseguiti;

– l’amministrazione ha posto il problema di una riapertura dei termini per l’inserimento in seconda fascia d’istituto per coloro che avranno la risoluzione del contratto e la cancellazione dalle GAE;

Lo Snals-Confsal ha ribadito l’assoluta necessità di tutelare i lavoratori, parte debole di questa vicenda, e di adottare misure urgenti anche per l’ordinato avvio del prossimo anno scolastico.

Ha rappresentato all’Amministrazione che la risoluzione del contratto, seppur in presenza della clausola relativa all’esito della sentenza di merito, comporterà inevitabilmente:

-il ricorso in appello sulla sentenza di merito di 1° grado;

– Il ricorso al giudice del lavoro sulla risoluzione del contratto effettuata dall’Amministrazione.

L’incontro è stato aggiornato a martedì 8 maggio 2018 ore 15:00.