Pasqua 2019 Convegno CONFSAL

 

PASQUA 2019

Pasqua è il simbolo del Rinnovamento, della Gioia e della Rinascita in questo giorno per tutti un po’ speciale, ti auguro di trasformare i tuoi sogni in una splendida realtà, per sorridere ai giorni a venire con quella gioia nel cuore che solo le cose autentiche e genuine sanno donarti.

Buona Pasqua di serenità e gioia! (Stephen Littleword)

 

^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^

 

LUNEDI’ 22 APRILE 2019 ore 18.30

Fiera dei Librai 60ª edizione Bergamo, Sentierone

 

 

TERESA CAPEZZUTO

 

Presenta

 

PARTICOLARE

 

in dialogo con Erica Balduzzi

“Particolare e unica ci parla

la nostra vita”

 

^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^=^

 

Comunicato stampa

 

CONVEGNO CONFSAL

 

LAVORO E SICUREZZA: ASPETTI NORMATIVI, TECNICI, FORMATIVI E INNOVATIVI

 

 

MICHELE DE NUNTIIS: Responsabile CONFSAL Dipartimento Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro

Le priorità attuali in materia di salute e lavoro in Italia: il mondo del lavoro si è trasformato sfaccettandosi in molteplici tipologie di contratti somministrati a scapito sempre più della tutela dei lavoratori, contemporaneamente alla diffusione crescente del fenomeno, senza distinzione generazionale e di razze, delle morti bianche e del lavoro nero (adulti e bambini, italiani ed immigrati). Oggi con questo convegno non si vuole avere la pretesa di coprire nel dettaglio tutte le tematiche del complesso mondo della tutela della sicurezza dei lavoratori, ma certamente si tenterà con l’aiuto degli illustri relatori presenti, esperti per i vari settori di competenza, di dare delle risposte a delle domande ormai insistenti che rispecchiano l’incalzare della crisi sociale che stiamo vivendo.

Raffaele Guariniello – Magistrato emerito

Verso dove andiamo? Quale la sicurezza del futuro?

C’è molta confusione e disorientamento: ad oggi non esiste una strategia nazionale e centralizzata in materia di salute e sicurezza in cui vengano indicate le priorità sui cui incentrare l’impegno in modo sinergico, interdisciplinare e partecipato, da parte degli attori della prevenzione, istituzionali, esperti di settore, parti datoriali e sociali.

Salvatore Dovere – Consigliere della Corte di Cassazione

Sarebbe necessario: pianificare obiettivi concreti d’intervento e programmi d’azione anche in tema di tumori professionali a bassa frazione eziologica, ai sensi dell’art.244 del DLGS 81 del 2008 s.m. La questione amianto appare comunque irrisolta: i casi di morte per esposizione all’amianto sono effettivamente destinati a diminuire? La comunità scientifica in parte si divide sulla questione. Quale l’esperienza della magistratura penale?

Andrea Magrini – Direttore Scuola Specializzazione Medicina del Lavoro Università di Roma “Tor Vergata”

Adottare misure tempestive efficaci ed efficienti nei confronti dei nuovi rischi emergenti. A tal proposito l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha attivato diverse consultazioni in tema dei lavori verdi, nanotecnologie/nanomateriali, crowdsourcing, robotica, farmaci che aumentano le prestazioni, stampa in 3D, tecnologie di monitoraggio, settore del commercio al dettaglio elettronico. Per molto tempo la funzione del medico del lavoro è stata identificata nella sorveglianza sanitaria periodica finalizzata alla prevenzione delle malattie professionali. Oggi è necessaria invece una visione olistica della salute di chi lavora capace di intervenire prontamente alle nuove sfide mediche che i rischi emergenti ci impongono. Quale lo stato dell’arte delle azioni intraprese dalla sorveglianza sanitaria per prevenire il rischio correlato all’esposizione ai rischi emergenti?

Promuovere lo stile di vita attraverso programmi di prevenzione svolti dai medici del lavoro a livello aziendale e finalizzati ad incentivare stili di vita sani (quali le azioni intraprese finora attraverso l’Accordo del 14 febbraio 2018 tra Ministero della salute e SIML, Società Italiana di Medicina del Lavoro?): sussiste una discrepanza differenziale nella speranza di vita a 35 anni per classe sociale, operai e dirigenti, con esito mortale non di natura professionale, ma per patologie come malattie ischemiche cardiache, tumori del polmone, diabete, che sono appunto patologie prevalentemente legate allo stile di vita.

Si vede necessario ricorrere all’introduzione dell’indice di benessere nella sorveglianza sanitaria nella valutazione dello stato di salute (benessere psicofisico) del lavoratore. Quale il punto di vista del medico competente?

 

Giuseppe Piegari – Dirigente INL (Ispettorato nazionale del Lavoro)

Contrastare il fenomeno degli infortuni e soprattutto quello degli infortuni mortali: il bollettino trimestrale delle denunce di infortunio e malattie professionali, IV trimestre 2018, gennaio-dicembre 2018, ha rilevato un aumento delle denunce di infortunio in itinere (+2,87%) ed in occasione di lavoro (+0,59%), aumento delle denunce di infortunio con esito mortale (+10,11%), un aumento delle denunce di malattie professionali protocollate (+2,50%). Quali le possibili soluzioni? A quando le produzioni di Linee guida ad hoc che tengano conto della differenza di genere, dell’invecchiamento e della precarietà di contratti di molti giovani, arruolati velocemente con tirocini non accreditati, per una corretta valutazione dei rischi e predisposizione di azioni di prevenzione, protezione efficienti ed una mirata Vigilanza? Quale l’esperienza e la prospettiva dell’Ispettorato del lavoro?

 

Antonio Terracina – Coordinatore settore I Contarp Direzione generale INAIL

La norma tecnica volontaria UNI ISO 45001:2018 “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)– Requisiti e guida per l’uso”. Questa norma, che è stata pubblicata il 12 marzo 2018 rappresenta un avanzamento nel modo integrato di gestire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori con risultati incoraggianti nella prevenzione degli infortuni presso le aziende certificate rispetto a quelle che ancora non l’hanno adottata. La norma 45001:2018 può intendersi come uno strumento utile atto a creare un circolo virtuoso, ovverosia una riduzione del premio assicurativo (Modello T24), impattante in termini di sconto sulle aziende e con ritorno economico, di fatto un guadagno, che possa essere reinvestito dalle aziende stesse nella prevenzione? Quali i risultati ottenuti finora con le aziende certificate finanziate con i bandi ISI dell’INAIL?

 

Sara Angelone – Medico del lavoro e criminologa

Quando il lavoro si intreccia con il fenomeno del “sistema delle organizzazioni criminali” l’applicazione delle misure preventive nel mondo del lavoro ed ogni tipologia di intervento appare vano e complicato a fronte di una devianza subculturale di base preesistente ed ancora fortemente incardinata nel nostro Paese. Un recente studio di Save the Children ha dimostrato il coinvolgimento disarmante di bambini anche italiani nel mondo del lavoro nero. Forte è l’esigenza di un intervento integrato, interattivo ed interprofessionale, già nelle scuole; necessita una cooperazione istituzionale, la partecipazione del terzo settore e della società civile. Sussiste una relazione tra lavoro nero, criminalità organizzata ed infortuni sul lavoro e qual è l’impatto economico?

 

 

Lucia Massa – Responsabile CONFSAL Dipartimento Formazione

La Confsal si è impegnata nella realizzazione di un Patto culturale che consenta il passaggio dalla formazione in quanto tale alla diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui potrà giovare ogni settore lavorativo e la società stessa. Quale progettualità e modalità per raggiungere lo scopo citato?

Oliviero Casale – Marketing and Training Manager MTIC Group

Certamente non si può parlare di formazione ed informazione dei lavoratori né di misure preventive se non si conosce il fenomeno dell’innovazione e come esso possa impattare sulla sicurezza nel mondo del lavoro. Al riguardo la standardizzazione è effettivamente un ulteriore strumento necessario oltre che utile per uno sviluppo sostenibile e per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro? E che ruolo ha la formazione accreditata?

Andrea Bortolotti – CTO Vection Group Ltd

D’altra parte a nulla può valere una formazione che seppur contestualizzata in modo specifico nei vari settori lavorativi non sia effettuata in modo efficiente e controllato e verificabile. La Realtà virtuale, ultimo argomento della giornata, ma non per questo meno importante, aiuta in tal senso e sembra risolverci non solo le questioni correlate all’addestramento ma anche i problemi dei costi effettivi che la formazione stessa comporta con non poche difficoltà per le PMI (Piccole Medie Imprese). Quale applicabilità di queste tecnologie nel mondo del lavoro? E quali i possibili vantaggi nell’ambito della sicurezza?

 

Segreteria ufficio stampa: Andrea Blasi 3886474336 – ufficiostampa@confsal.it

 

Roma, 18 Aprile 2019