DOCENTE TUTOR E DOCENTE ORIENTATORE

DOCENTE TUTOR E DOCENTE ORIENTATORE, FACCIAMO CHIAREZZA:

E’ stata emanata la Nota MIUR n° 958 del 5 aprile 2023 in applicazione del Decreto n° 63 di pari
data sulle prime indicazioni operative riguardanti l’attivazione, per il prossimo anno scolastico, dei
Docenti Tutor e del Docente Orientatore.
Riteniamo utile proporre alcune considerazioni di carattere pratico senza comunque voler esprimere,
al momento, alcun giudizio in merito, in attesa che molti aspetti vengano ulteriormente chiariti.
La recente normativa fa riferimento alle Linee Guida sull’ orientamento approvate con Decreto 328
del 22 dicembre scorso in attuazione dei piani programmatici previsti dal PNRR.

Le figure, come meglio descritte nella citata normativa, hanno il compito di rappresentare un anello
di collegamento tra le famiglie, gli allievi e tutti i docenti che intervengono nella formazione
culturale dello studente.
A tal scopo, la funzione principale dovrebbe esplicitarsi in un dialogo costante del docente tutor con
tutti i soggetti sopra indicati allo scopo di consentire allo studente di rivedere il proprio percorso di
studi in termini di documentate competenze sviluppate, effettuare riflessioni anche auto valutative
del proprio operato, individuare e riconoscere le proprie eccellenze, il tutto in un contesto in cui il
docente tutor si propone come consigliere privilegiato delle famiglie per le scelte formative e
professionali dello studente.

A fronte dell’onere professione e lavorativo come sopra accennato, vengono stanziate delle risorse
economiche già definite e che, per il prossimo anno scolastico, vengono individuate in un apposito
documento (allegato A al Decreto 63/23) unitamente al numero minimo dei docenti da avviare alla
formazione, propedeutica a tutte le fasi successive (allegato B al Decreto citato). Gli importi si
riferiscono comunque alle sole classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie superiori a cui, per
adesso, si riferisce la fase iniziale del progetto trattasi di 150 milioni di euro per circa 70.000 classi).

Per meglio chiarire le procedure, come previste dalla citata normativa, si sottolinea che l’accesso alla
formazione di 20 ore, su base volontaria, deve essere effettuata prima ancora che vengano
individuati, a cura del Dirigente Scolastico, i docenti tutor, da scegliere poi tra coloro che hanno
superato la formazione e l’esame finale.
Il Collegio docenti definirà il numero dei docenti Tutor necessari, tenendo conto che occorrerà coprire
tutti gli studenti delle classi interessate e che ad ogni Tutor deve essere affidato un numero di
studenti compreso tra 30 e 50.

Infine la contrattazione integrativa di istituto interverrà rispetto ai criteri di ripartizione delle risorse
economiche tenendo conto che al docente tutor deve essere corrisposto un compenso compreso tra
2.850 e 4.750 euro annue LORDO STATO. Mentre per il Docente Orientatore (che sembra possa
essere una figura unica per tutto l’Istituto) il compenso varia da 1.500 a 2.000 euro.
Proponiamo infine alcune considerazioni in ordine alle risorse economiche e sulla effettiva
remunerazione dell’incarico.

Da una analisi degli allegati A e B sopra citati è facilmente estrapolabile un dato fondamentale,
ovvero difficilmente sarà possibile retribuire tutti i docenti tutor con il massimo previsto dalle norme
ma, semmai, con un importo sensibilmente inferiore, salvo prevedere un numero minimo di docenti
attribuendo loro il massimo del carico di allievi ovvero 50 alunni per docente o poco meno infatti,
operando un semplice divisione delle risorse assegnate alle scuole con il numero minimo dei docenti
da avviare alla formazione otteniamo un importo approssimativo pro capite intorno ai 3.600/ 3.700
euro circa.
Per avere un’idea approssimativa reale sul numero di docenti tutor necessario garantendo il massimo
della retribuzione è sufficiente calcolare il numero complessivo di studenti di tutte le classi terze,
quarte e quinte dell’Istituto, dividere per 50 (numero massimo di studenti da affidare al tutor) ed
ottenere così il numero minimo di docenti Tutor necessari.

Rispetto all’incidenza docente tutor/numero classi, molte sono le variabili ( classi con 10/15 studenti,
numero complessivo delle classi limitato ecc…) tuttavia in alcuni esempi di calcolo effettuati su
Istituti a caso ( con beneficio di inventario sui dati organici effettivi), la retribuzione del docente
tutor raramente raggiunge i 4.750 euro previsti come importo massimo (d’altra parte basta
dividere i 150.000.000 di euro per le 70.000 classi dichiarate dallo stesso Ministero per ottenere un
importo per classe di 2.142 euro)

Riteniamo essenziale evidenziare con qualche esempio, di seguito riportato, quale sarà il
presumibile compenso netto supponendo vari importi lordi a partire da un’ipotesi plausibile vicino al
massimo di circa 4.500 euro.
L’importo è da considerare LORDO STATO, il che vuol dire che 4.500 euro si riducono a circa
3.410 euro che rappresenterebbe il lordo dipendente, a questa cifra occorre detrarre il 9.15% di
trattenute previdenziali ottenendo un imponibile di circa 3.095 al quale presumiamo probabile dover
applicare l’attuale aliquota massima del 35% con un netto dipendente annuale di 2.010 euro pari a
circa 167 euro netti mensili.
Tale retribuzione ovviamente sarà sensibilmente inferiore in caso di riduzione dell’importo assegnato,
ad esempio: nel caso di retribuzione minima, come previsto dalla normativa di 2.850 euro annue
il netto mensile sarà di poco più di 100 euro. Per il docente orientatore (sembra figura unica su tutta
la scuola) il massimo di 2.000 euro corrisponderà ad un netto mensile di euro 75.
Il punto debole della recente normativa è sostanzialmente il modesto stanziamento di soli 150 milioni
di euro, peccato, leggiamo appena adesso, che per la formazione del personale della scuola e degli
studenti lo stanziamento pare sia di ben un miliardo e 200 milioni.

La segreteria Provinciale SNALS