Pensioni: anticipo TFS/TFR; CPIA: fondi per emergenze educative

PENSIONI: ANTICIPO TFS/TFR

L’articolo 23 del decreto legge sul reddito di cittadinanza e pensioni prevede la possibilità per i dipendenti pubblici che accedono al pensionamento con quota 100 (62 anni e 38 anni di contribuzione) o con pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne; 42 anni e 10 mesi per gli uomini) di presentare richiesta di finanziamento per percepire un anticipo sul TFS/TFR spettante, in ragione di € 30.000. Tale richiesta andrà inoltrata alle banche e agli istituti finanziari che aderiranno ad un apposito accordo. Ad oggi le modalità, i tassi d’interesse, i tempi di erogazione non sono conosciuti, in quanto le convenzioni dovranno essere stipulate entro 60 giorni dall’uscita del decreto.

L’articolo 23 stabilisce che il pagamento dell’indennità di fine servizio sia “corrisposta al momento in cui il soggetto avrebbe maturato il diritto alla corresponsione stessa” secondo quanto stabilito dall’articolo 24 del Decreto Legge n. 201, del 6 dicembre 2011.

Poiché i requisiti a cui si fa riferimento sono, attualmente, 67 anni per la pensione di vecchiaia, 41 anni e 10 mesi (donne) o 42 anni e 10 mesi (uomini) per la pensione anticipata, molti sperano che si possa ottenere l’anticipo del TFS/TFR al raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità. Purtroppo, i pensionandi potranno raggiungere solo il requisito dei 67 anni, a meno di ulteriori interventi normativi.

L’unica certezza è che sia coloro che usufruiranno dell’anticipo sul TFS/TFR, sia coloro che non ne volessero usufruire, andando in pensione con quota 100 o con pensione anticipata, percepiranno il TFS/TFR al raggiungimento dell’età pensionabile, 67 anni. Verrà applicata la tempistica dei 24 mesi (+3) di attesa per la prima quota lorda di € 50.000 euro, il differimento della seconda quota all’anno seguente e, in alcuni casi, il differimento della terza dopo un ulteriore anno dalla seconda.

Poiché alcuni iscritti, allettati dalla possibilità di percepire anticipatamente i 30.000 euro, sembrano intenzionati a chiedere il pensionamento con quota 100, è stato preparato un prospetto, allegato in area riservata. Lo schema evidenzia la data in cui si percepirà il TFS (buonuscita) sia nel caso in cui si utilizzi quota 100 nel 2019, sia nel caso in cui si utilizzi il pensionamento anticipato secondo la legge Fornero. In allegato uno schema di pagamento.

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CPIA: FONDI PER EMERGENZE EDUCATIVE

In cartella allegata,il DM 98 del 07/02/2019. Con tale decreto il Miur dispone i finanziamenti per il fondo delle emergenze educative  così come stabilito dall’art. 4 co 2 del DM n. 721/2018 (in cartella allegata) relativo ai “Criteri e parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche a valere sul Fondo per il funzionamento Istituzioni scolastiche”.

Nello specifico il Decreto interviene sui fondi stanziati per l’Educazione degli adulti (in totale 1.000.000 di euro) provvedendo a ripartire tali somme, sempre secondo le indicazioni del DM 721/18, per le seguenti finalità:

a) 500.000,00 per il potenziamento, in ciascuna Regione, dei Centri Regionali di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo (CRRS&S). (Vedi allegato 1 al DM);

b) 250.000,00 per la promozione dell’educazione finanziaria per gli adulti (Progetto EDUFIN-CPIA). (Vedi allegato 2 al DM);

c) 250.000,00 per il riassetto educativo e didattico dell’istruzione degli adulti. (Vedi allegato 3 al DM.)

Le somme sono state ripartite adottando criteri diversi:

quelle relative al punto a), a livello regionale e in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel territorio rispetto al numero totale di adulti iscritti e frequentanti i percorsi a livello nazionale;

quelle relative al punto b), sono destinate ai CPIA aderenti al progetto EDUFIN-CPIA in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione presso ciascun CPIA rispetto al nr. totale di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione presso tutti i CPIA aderenti al progetto EDUFIN-CPIA;

quelle relative al punto c), a livello regionale e in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel relativo territorio rispetto al numero totale di adulti iscritti e frequentanti i percorsi a livello nazionale in misura uguale a tutti i CPIA del medesimo territorio regionale.

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