11 02 NOTIZIARIO SINDACALE Proroga domande di pensione al 14 febbraio

CESSAZIONE DAL SERVIZIO

PROROGA DOMANDE AL 14 FEBBRAIO 2014

 

Vi comunichiamo che, nell’archivio dell’area istruzione delle istanze on-line, è stato pubblicato, in data 7/02/2014, nella sezione “Avvisi del gestore”, un avviso datato 7/02/2014, avente per oggetto: ”Personale della scuola – cessazione dal servizio”, che proroga al 14/02/2014 la presentazione delle domande di collocamento a riposo a far tempo dal 1° settembre 2014.

 

AVVISI DEL GESTORE

07/02/2014

 

Personale della scuola – Cessazioni dal servizio

Si comunica che il termine finale previsto per il 7 Febbraio 2014, per la presentazione, da parte del personale Docente ed A.T.A, delle domande di collocamento a riposo avente decorrenza 1° Settembre 2014, viene prorogato al 14 Febbraio 2014.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Ufficio VI – Personale della scuola

 

 

►► Integrazione al C.I.R. sottoscritto il 15 novembre 2011

e relativo alla fruizione dei permessi per diritto

allo studio per il quadriennio 2012/2015.

 

in PERSONALE DELLA SCUOLA

 

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Iniziativa del Dipartimento di Scienze Umane

dell’Università di Bergamo

“Quale idea di cultura?”

 

Per i docenti neo immessi in ruolo vale come formazione

 

in PERSONALE DELLA SCUOLA

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Sommario:

    Il business d’oro delle lezioni in «nero» – Dal Corriere della Sera – Rubrica Scuola

    Selezione per assistenti di lingua italiana all’estero: elenco degli ammessi

 

*   IL BUSINESS D’ORO DELLE LEZIONI IN «NERO» – DAL CORRIERE DELLA SERA – RUBRICA SCUOLA

Il Corriere della Sera, nella rubrica Scuola, nello “speciale ripetizioni”, riprende l’idea, proposta dallo SNALS-Confsal qualche mese fa, di estendere il sistema dell’intramoenia anche ai lavoratori della scuola, come succede per il personale sanitario. Riportiamo di seguito l’articolo a firma di Lorenzo Salvia

 

               08 febbraio 2014

 

Il business d’oro delle lezioni in «nero»

Il settore vale 850 milioni di euro all’anno. Tutti senza ricevuta

SPECIALE RIPETIZIONI – D’accordo, siamo il Paese dall’evasione fiscale. Al primo posto in Europa in tutte le sue varianti, da quella in grande stile dei paradisi off shore a quella di piccolo cabotaggio dello scontrino che non c’è. Eppure. Qualche mese fa l’istituto di ricerca Eures si è preso la briga di confrontare la percentuale di evasione tra le diverse categorie di lavoratori. Ed è venuto fuori che in cima alla classifica ci sono proprio loro, i professori: nove volte su dieci le ripetizioni che danno agli studenti sono senza ricevuta. Amanti del nero persino più degli idraulici. Un dato senza dubbio non «scientifico», perché tutto ciò che è sommerso sfugge per forza di cose ad ogni misurazione. Come pure gli 850 milioni di euro che l’industria delle ripetizioni fatturerebbe ogni anno, secondo l’associazione dei consumatori Codacons. Lo stesso giro d’affari che ha nel nostro Paese il settore dell’olio d’oliva, tanto per farsi un’idea. Un’esagerazione? Forse, ma il problema esiste e finora nessuno è riuscito a risolverlo.

LE ALTERNATIVE AL NERO – In teoria ci sarebbe il meccanismo dei voucher, i buoni lavoro prepagati che dal 2012 possono essere utilizzati per saldare (regolarmente) i cosiddetti lavoretti. Quasi nessuno lo sa ma anche le ripetizioni rientrano in questa categoria. Sono i datori di lavoro, cioè i genitori, che li devono comprare nelle sedi Inps o nelle tabaccherie per poi girarli agli insegnanti. Nei dieci euro di un buono sono compresi i contributi a carico dell’Inps e dell’Inail, cioè pensione e assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Ma non le tasse, che in questo caso non vanno pagate. Anche perché per l’utilizzo dei buoni c’è un tetto di 5 mila euro l’anno per singolo lavoratore. In ogni caso, nella scuola nessuno li usa. In teoria ci sarebbe un’altra strada. Nel 2007, quando si tornò ai vecchi esami di riparazione, l’allora ministro Giuseppe Fioroni aveva previsto che fossero le stesse scuole ad organizzare, gratuitamente, i corsi per quei ragazzi che dovessero recuperare debiti formativi. Ma la realtà è molto diversa dalle intenzioni e quei corsi sono una rarità. Restiamo fedeli al fai da te, con i singoli insegnanti che al pomeriggio danno ripetizioni nel tinello di casa. C’è chi si fa pagare poco, chi troppo. Chi aiuta davvero gli studenti a recuperare, chi pensa più che altro ad arrotondare lo stipendio. Ma – tolta qualche rarissima eccezione ¬– l’intero settore fa parte integrante della nostra economia sommersa. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione?

L’INTRAMOENIATempo fa uno dei sindacati degli insegnanti, lo Snals Confsal, aveva proposto di estendere alla scuola il sistema dell’intra moenia, oggi utilizzato dai medici che lavorano in ospedale. Le ripetizioni verrebbero date dagli insegnanti direttamente a scuola, naturalmente non agli studenti della propria classe ma incrociando le sezioni fra loro. Il prezzo diventerebbe controllato. E la somma andrebbe divisa fra i professori che decidono di aderire, e che dovrebbero aggiungerla nella loro dichiarazione dei redditi, e la scuola che avrebbe più costi dovendo allungare l’orario di apertura. I soldi che il fisco otterrebbe in più potrebbero essere trasformati in detrazioni per la famiglie, che potrebbero scaricare le ripetizioni dalle tasse. Ipotesi tutta da costruire, quest’ultima, visto che proprio gli sconti fiscali (i rimborsi che arrivano a luglio per le spese mediche e il mutuo, per capirsi) potrebbero essere tagliati per il solito problema di far quadrare i conti pubblici. L’idea resta, però. Naturalmente anche questo modello ha i suoi rischi. L’intra moenia ha i suoi problemi negli ospedali, dove la sovrapposizione pubblico e privato ha portato qualche zona grigia. Probabilmente ne avrebbe anche nelle scuole. Ma non sarebbe meglio del buco nero assoluto di adesso?

 

*   SELEZIONE PER ASSISTENTI DI LINGUA ITALIANA ALL’ESTERO: ELENCO DEGLI AMMESSI

Con avviso MAE Prot. 12474 del 2/12/2013, erano stati banditi dei posti per assistenti di lingua italiana offerti da paesi dell’Unione Europea a studenti universitari di cittadinanza italiana per l’a.s. 2014/2015.

Sul sito del MIUR all’indirizzo http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-affari-internazionali/assistenti_italiani è possibile visualizzare l’elenco degli ammessi, nell’ambito dei seguenti paesi: AUSTRIA, BELGIO, FRANCIA, GERMANIA, IRLANDA, REGNO UNITO, SPAGNA.

Il MIUR ricorda che i candidati ammessi dovranno inviare telematicamente la documentazione richiesta entro e non oltre il 3 marzo 2014, secondo le modalità descritte al punto 3.3 dell’avviso sopra citato.

 

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Ufficio VI – Personale della scuola

 

 

►► Integrazione al C.I.R. sottoscritto il 15 novembre 2011

e relativo alla fruizione dei permessi per diritto

allo studio per il quadriennio 2012/2015.

 

in PERSONALE DELLA SCUOLA

 

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